“Circondandoci di poche cose ma eleganti possiamo creare un’esistenza di pregio”. Emiko Kato
E’ possibile affinare l’eleganza e lo spirito? Sì. Ad esempio, contornandoci di poche cose belle, anziché di una grande quantità di cose brutte.
Non si tratta di rinunciare al superfluo, ricetta comune e consiglio diffuso nei momenti di crisi, ma di una vera e propria disciplina che consiglia di rinunciare al tanto, cercare il meno e preferire il bello. Tutto questo è raccontato ne L’eleganza dell’anima, mix di saggezza nipponica e occidentale in veste minimal, con concetti semplici, disegni eleganti e molto pragmatismo.
Può un designer occuparsi di eleganza? Sì. Emiko Katō è designer giapponese di interni ed esperta di galateo e lifestyle. Progetta spazi e oggetti tenendo a mente che “la caratteristica principale di un designer è esprimere l’eleganza della persona per cui sta disegnando”.
Lessi is more. Il meno è più. Circondandoci di poche cose belle di cui ci si prendiamo cura, possiamo vivere meglio e si affinare l’eleganza, che nella sua accezione più alta “coinvolge ogni atto e pensiero dell’individuo, ed è in grado di conquistare il favore delle persone assai più della bellezza”, come racconta Emiro Kato. L’eleganza, a differenza della bellezza, si può temperare. E’ in innata in alcuni individui ma per tutti si può migliorare e coltivare. Ecco allora che L’eleganza dell’anima, propone la classifica dei gradi dell’eleganza e dispensa regole su come avere non solo la figura, ma anche l’anima e una condotta elegante, e affronta le situazioni sfavorevoli in cui l’eleganza è messa alla prova.
Nel libro, il galateo si fonde con il buon senso e con la ricerca dell’armonia interiore, perché come dice Emiko le cose materiali prima o poi si perdono, ma l’eleganza dell’anima rimane anche quando si perde tutto.
L’eleganza dell’anima. Le regole dell’armonia interiore ed esteriore. Vallardi Editore, 2017