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Gin made in Italy: + 24,8% nel 2020. Tra le etichette abbiamo scoperto il friulano Fred Jerbis.

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-11 Gennaio 2021

Dopo le birre artigianali è tempo di gin, superalcolico per cocktail e aperitivi. Tra le etichette, abbiamo scovato Fred Jerbis, 100% italiano.

Fred Jerbis ovvero “le erbe di Federico” nome friulano, come sono locali la maggior parte delle botaniche utilizzate e il vecchio libro del 1946, che contiene tra le pagine ingiallite dal tempo la ricetta segreta del gin da cui tutto è iniziato. Un gin che ha radici nel territorio e nei legami stretti, tra gli amici e i genitori di Federico conoscitori delle piante locali. Il gin è anche frutto del legame con una tradizione più ampia, italiana, che affonda nella storia stessa del nostro Paese: in Italia abbonda il ginepro, la bacca che è ingrediente principale e da cui il gin deve il suo nome.

Federico Cremasco apre l’azienda nel 2015; distilla e coltiva le botaniche a Polcenigo, paesino di poco più di tremila anime inserito tra i Borghi storici più belli d’Italia, adagiato nella pedemontana pordenonese dove si respira ancora l’atmosfera sospesa di un tempo lontano. Lo scenario è suggestivo: verdi colline attraversate da sentieri, percorsi di mountain bike e risorgive. L’acqua buona di qui è l’altro ingrediente principale di un buon gin, insieme alle bothanical scelte.

La produzione italiana, arrivata in ritardo rispetto ad altri Paesi, ha però un notevole slancio.

Il gin è diffuso in Inghilterra e in Olanda, ma il primo infuso di bacche di ginepro in spirito di cui si ha notizia è nel Compendium Salernitarum, manoscritto del XII secolo, scoperto nel 1837 a Breslavia dal medico e botanico August Henschel. Distrutto l’originale durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, una copia del documento è oggi conservata nella biblioteca di Salerno, luogo dove crescono rigogliose piante di ginepro utilizzate da monaci e farmacisti già nel medioevo.

“La caratteristica comune di tutti i nostri prodotti è che sono equilibrati e facili da bere, ricchi di profumi e sfumature. Questo perché utilizziamo diversi ingredienti e vari processi per ciascun prodotto, la produzione è complessa ma le nostre bevande risultano estremamente semplici, anche se bevute lisce.” Federico Cremasco

Gin43: fiore all’occhiello di Fred Jerbis

I principi botanici presenti nella maggioranza dei gin presenti sul mercato variano da un minimo di 7 ad un massimo di 19. Gin43 distillato profumato, dal gusto delicato e persistente, ha 43 gradi e 43 botaniche, estratte con 5 metodi differenti. La ricetta, dicevamo, è segreta. Federico crea nuovi abbinamenti riprendendo vecchie ricette. Gli spiriti artigianali sono prodotti in quantità limitate, con ingredienti di prima qualità e capaci di raccontare il Friuli e l’Italia. Molte piante sono coltivate, in modo biologico, da Federico stesso, altre sono fornite da una rete di collaboratori con micro produzioni nella provincia di Pordenone.

Come si beve Gin43?

Liscio, accompagnato alla frutta secca. Si abbina con la maggior parte delle toniche, mentre in miscelazione, da un tocco molto particolare anche ai grandi classici. È ottimo anche in cucina, magari usato per insaporire pesce o marinare carni bianche.

Fred Jerbis comprende Vermut, Bitter, Amari, Fernet e un Gin affinato in botti d’acacia. Per scoprire tutti i prodotti fredjerbis.com

Ad oggi la produzione annuale supera le 40.000 bottiglie ed i prodotti a marchio Fred Jerbis sono presenti in 12 paesi. Nel gennaio 2021 è partita la campagna di crowdfunding su Crowdfundme.it per consolidare la presenza anche all’estero e realizzare una distilleria dedicata a Polcenigo, da dove poter seguire tutta la filiera produttiva.

[Per approfondire alcuni dati del GIN protagonista del mercato, qui l’aggiornamento del Sole 24 Ore del 10 gennaio 2021]

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