“La mia Leica mi ha detto che la vita è immediata e folgorante!” Henri Cartier-Bresson
A Roma al Vittoriano, fino al 18 febbraio, in una mostra che raggruppa riviste, libri rari, fotografie originali, macchine fotografiche d’epoca si celebra la Leica, la macchina che negli anni Venti del secolo scorso cambiò per sempre il mondo della fotografia. Un mito che ancora oggi continua a stupire.
“Ur-Leica” fu la prima macchina fotografica al mondo a usare la pellicola da 35 mm. Era il 1914, la progettò l’ingegnere tedesco Oskar Barnack, mentre stava lavorando ad una cinepresa per l’industriale Ernst Leitz (Leica è sta per Leitz Camera). La Leica, inizierà ad essere prodotta dopo la Seconda Guerra Mondiale, e poi presentata al pubblico nel 1925. Compattezza, leggerezza (poco più di 350 grammi) e velocità di posa (1/500 di secondo) permettevano al fotografo di portare la nuova macchina fotografica ovunque, e riprendere qualsiasi situazione, da quelle più intime a quelle ufficiali.
Barnak è stato il primo fotografo di reportage della storia e la Leica cambiò per sempre il modo di vedere la realtà e di fotografarla. Indimenticabili sono gli scatti ripresi con la Leica nel fotogiornalismo. I primi durante la guerra civile spagnola: Erich Salomon, Robert Capa, Gerda Taro (La ragazza con la Leica del libro di Helena Janeczek) lasciarono fotogrammi indimenticabili. Dal fotogiornalismo di guerra, si approdò all’uso della fotografia come strumento di propaganda, fino a toccare settori più “leggeri”, come la moda, dove il passaggio fu dalla fotografia in studio alla fotografia di movimento in strada e all’aperto.
La Leica si distingue per la qualità delle sue ottiche, che esprimono un carattere unico. Ancora oggi è oggetto di desidero e di feticismo e in molti amano il suo “stile” e il “senso di reportage”, come in questi scatti di Luca Masarà. Tra le riprese realizzate a New York “ (un lavoro interamente con la Leica Q) e gli scatti in mezzo alla natura per CarrerBikes, il fotografo ritrova in questa macchina la discrezione dovuta al design e all’estrema silenziosità, che permettono di “cogliere dei momenti che con altri mezzi perderebbero spontaneità”. E ancora, dice: “Amo fotografare con macchine fotografiche Leica perché mi rispecchio nella filosofia del brand, che punta all’essenzialità, dandomi tutti gli strumenti di cui ho bisogno raggiungendo la massima qualità senza compromessi.”
Intorno alla Leica aleggia il mito. Nel 2012 a Vienna fu venduta all’asta la Leica M3D del 1955, utilizzata dal fotoreporter del «Life» Douglas Duncan, per la cifra record di 1.680.000 euro. In questi giorni, e fino al 18 febbraio 2018, il Vittoriano di Roma celebra con una mostra “I Grandi Maestri. 100 Anni di fotografia Leica” dagli anni Venti del Novecento fino a oggi. Unica tappa italiana di una ricca esposizione che raggruppa 350 tra riviste, libri rari, fotografie originali, macchine fotografiche d’epoca.
Le foto dell’articolo sono di Luca Masarà www.lucamasara.it. Siete interessati ad approfondire l’argomento o volete essere informati sulle macchine fotografiche, appuntamenti, eventi: http://it.leica-camera.com/. I corsi accreditati sono organizzati da Leica Akademie i cui docenti sono principalmente Leica Ambassador. http://www.akademie.leica-camera.it.