Dal Venezuela – in uno dei municipi con il più alto tasso di violenza – la storia che racconta del recupero sociale portato avanti dalla storica e prestigiosa azienda Santa Teresa.
“Non c’è nulla, senza dubbio, che calmi lo spirito come il rum e la vera religione.” George Gordon Byron
Il rum è uno dei distillati più famosi al mondo, ottenuto dalla fermentazione dello zucchero di canna. Grazie al suo aroma inimitabile ha conquistato artisti, tra cui non si può non citare Ernest Hemingway, testimonial ante tempore della bevanda. Usato puro o come base di famosi cocktail si distingue in base ai suoi colori: bianco, ambrato o scuro. La caratteristica nota legnosa ottenuta grazie all’invecchiamento in botti di quercia, la renda la tipica bevanda “da meditazione”, spesso abbinata con cioccolata di prestigio.
In questi giorni sta facendo il giro del mondo, una notizia legata a uno dei brand più noti di rum, si tratta di Santa Teresa, azienda venezuelana che da 220 anni produce “El Ron” tra i più apprezzati dagli intenditori. Il territorio in cui sorge Santa Teresa – municipio di Revenga – è infestata da gang di delinquenti, la legge qui non esiste e, con capo dello Stato un personaggio come Hugo Chavez, le scorribande sono all’ordine del giorno, fino al giorno in cui, proprio con un piano governativo, viene tentato l’espropriazione del socialismo agrario. Da quel tentativo, fortunatamente fallito, nasce un progetto in cui l’azienda crede e investe moltissimo: un programma di inclusione sociale e recupero dal disagio in cui Revenga versa.
Parte così una ricostruzione urbanistica con manodopera degli “okkupanti”, ma anche lavori nell’azione e possibilità di impegnarsi in uno sport, ma non uno sport qualsiasi ma quello che viene definito da Alberto Vollmer, proprietario dell’azienda e grande appassionato di rugby, “sport da bestie giocato da gentiluomini”. Il rugby permette a Vollmer di insegnare e trasmettere valori unici: lavoro di squadra, spirito di sacrificio, onestà e disciplina. Da tutti questi programmi di recupero nasce Alcatraz, un progetto finalizzato al reintegro di bande di criminali attraverso l’inclusione sociale attraverso lo sport e il lavoro. Grazie a questo progetto, è crollato il numero di omicidi a Revenga e il modello sarà imitato anche da altri paesi del Sud America dove il tasso di criminalità è altissimo, tra cui anche la Colombia dei narcos.
Se questa sia una semplice operazione di marketing per il brand Santa Teresa poco importa, la cosa fondamentale è che il messaggio traslato del “bere responsabilmente” faccia pensare che dietro a una semplice bottiglia di rum ci possa essere un mondo da scoprire e, in qualche modo, da supportare.