Che forza l’arte. Potrebbe essere il titolo non di una mostra ma dell’intero progetto che raccoglie molte mostre, una all’anno, da oltre un ventennio. 14 quelle internazionali, dal 2004 ad oggi. Esposizioni che raccontano storie straordinarie, che aiutano a pensare e a vivere, e che si trovano tra la primavera e l’autunno in un piccolo paese dell’estremo nord-est d’Italia di 400 anime. Più visitatori che abitanti, da queste parti. Ma cosa c’è di speciale a Illegio?
Dopo i temi del viaggio, dell’amore, degli angeli, e tanti altri, quest’anno la mostra parla di padri e di figli, uno dei legami significativi della nostra vita.
Non tutti diventeremo padri, tutti però siamo figli e in qualche modo portiamo un padre dentro di noi. Ci potremmo accorgere che diventare padre non significa semplicemente generare qualcuno, ma assumersi la cura del suo destino con un atto di dedizione straordinario. don Alessio Geretti
Dal 2004 al 2017, 350 mila visitatori complessivi sono passati a Illegio; 1000 opere d’arte esposte; 300 prestatori nazionali e internazionali, tra musei, gallerie, collezioni private.
Illegio ha dedicato la propria esistenza all’arte, puntando sempre più in alto, con richieste di prestito ardite, spesso da collezioni private o da musei lontanissimi. Occupandosi anche dei restauri (100 in totale) e contribuendo così alla salvaguardia del patrimonio culturale nazionale ed europeo. Per questo l’operazione “Illegio” è eccezionale quanto unica. Le mostre toccano temi universali “simili alle pagine segrete del nostro diario interiore”. Lungo il percorso espositivo, sala dopo sala, ognuno potrà rivedere qualcosa di sé. Tema 2018: uno dei rapporti cardine della vita.
«Padri e figli» di Illegio fa rivivere, storia dopo storia, il complesso rapporto padri e figli attraverso le storie e i personaggi presi dai testi sacri della fede, da quelli della mitologia, della letteratura e della storia. La mostra racconta la dolcezza dell’amore paterno, di padri che perdono i figli, di figli che attendono padri che non torneranno più; racconta di figli perduti e di padri che non sanno amare i figli con la libertà di cuore lasciandoli seguire la propria strada nella vita o che antepongono se stessi al loro bene.
In mostra a Illegio 60 opere dal IV secolo a.C. al XX secolo, suddivise in sei aree tematiche, provenienti da 46 sedi di 8 paesi diversi d’Europa, alcune in collezione privata e visibili per la prima volta in Italia.
«Padri e figli» , Casa delle Esposizioni di Illegio (UD) 3 maggio – 7 ottobre 2018 www.illegio.it