Victoria & Albert Museum

Arti e mestieri

Fashioned from Nature

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-27 Luglio 2018

Fashioned from Nature al Victoria & Albert Museum di Londra è un progetto espositivo inedito, un viaggio in quattro secoli di storia della moda. Il tema è attualissimo: oltre l’ispirazione per forme e colori e oltre lo sfruttamento selvaggio, qual è il rapporto tra fashion e natura nel XXI secolo?

Il rapporto moda e natura è un tema più che attuale perché la natura non ha mai smesso di ispirare l’abbigliamento e la moda è tra le principali cause d’inquinamento a livello mondiale e una delle economie più impattanti del pianeta. L’inquinamento ha avuto un’impennata negli ultimi 15 anni a causa dell’ingente produzione di abbigliamento low cost: spendendo poco si acquista di più, si spreca di più, si inquina di più. Basti pensare solo allo sperpero d’acqua e al trasporto di capi di abbigliamento dalle produzioni asiatiche agli scaffali di tutto il mondo. Una vera e propria overdose da consumo altamente impattante: allevamenti intensivi per ottenere lana e cuoio, agricoltura non sostenibile per produrre cotone e lino, trattamenti di capi con petrolio e derivati, uso di pesticidi. coprirsi è un’esigenza, ma in quale modo questo legittimo bisogno ha inciso sugli equilibri del pianeta?Cosa può fare la moda per tutelare la natura, oltre che lasciarsi ispirare?

300 pezzi raccolti da Edwina Ehrman ‒ intriganti, innovativi, controversi – raccontano il rapporto tra natura e moda in quattrocento anni di storia, dal 1600 ai giorni nostri.

Fashioned from Nature intende spingere il visitatore ad una maggiore consapevolezza nei confronti dei temi del vestire. Il percorso espositivo analizza il rapporto moda e natura secondo tre prospettive, a ciascuna delle quali è riservata una parte: 1. prospettiva estetica: la natura come fonte di ispirazione. 2. prospettiva sostenibile: riciclo e innovazione, riduzione della produzione del l’impatto sull’ecosistema. 3. proteste ambientali dalle passerelle. I processi tessili moderni e la domanda costante di materie prime, da impiegare nella realizzazione di abiti e accessori, come stanno danneggiando l’ambiente? E come stanno intervenendo i designer, sul fronte della creazione, per rendere l’industria della moda più sostenibile e meno impattante?

Il Victoria & Albert Museum è  il più grande museo di arte e design del mondo; la mostra, la prima in UK, è tra le più importanti e approfondite a tema fashion-environment. 

Edwina Ehrman, curatrice della mostra che ha studiato i ricchissimi archivi del Victoria & Albert, ha ricostruito cronologicamente l’evoluzione e l’utilizzo dei differenti materiali che il mondo della moda ha preso dalla natura. Alla fine si parla di sperimentazioni e ricerca di materiali alternativi, sostenibili e riciclati. Si va dal caso della stilista Stella McCartney, alle molte aziende impegnate in questo senso come la trentina Vegea che produce un materiale simile alla pelle dagli scarti di lavorazione dell’industria vinicola, agli scarti di lavorazione degli agrumi italiani nel look di Ferragamo realizzato con Orange Fiber, ai capi della collezione H&M Conscious realizzati con i rifiuti plastici raccolti sulle spiagge.

“Fashioned from Nature”, Victoria and Albert Museum di Londra, 21 aprile 2018 al 27 gennaio 2019

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