Just what you need. Tela Blu
Cashemire di grado A ottenuto dal vello della capra hircus e selezionato in Mongolia, lana delle pecore merino neozelandesi, lino irlandese perché è tra i migliori del mondo, cotone americano che ha una fibra lunga, bella e resistente. Poi c’è Tela Blu, che sceglie tessuti e filati di qualità per i suoi capi basici del casualwear maschile. Nel sito aziendale le immagini scorrono da un capo all’altro del pianeta, e raccontano di come lino, lana, cotone vengono coltivati, raccolti, lavorati. Immagini piene di poesia in cui c’è da perdersi.
Tela Blu ricerca materie prime di qualità e segue ogni passaggio di produzione. I capi, venduti solo on-line accorciando la filiera distributiva, costano circa il 50% in meno.
Poi, dopo le storie delle materie prime e di uomini e donne, nel sito compaiono i capi di abbigliamento che si capisce essere fatti con quei materiali. Tela Blu cattura l’attenzione, così quando appare l’immagine di un maglioncino tra le mani il rimando immediato è alle piantagioni di cotone e alle montagne, all’azzurro delle piantagioni di lino in piena fioritura. Ma se ancora non siamo bravi tra memoria e immaginazione, Tela Blu arriva in nostro soccorso e ci mostra pantaloni chino, maglioni di lana merino e cachemire (da ottobre 2018) che arrivano a casa in sacchetti blu gonfiati ad aria – così non si sgualciscono – corredati da un pieghevole che racconta per filo e per segno la storia, la composizione e le specifiche del capo comprato. Al termine della customer experience digitale il cliente può tenere i capi o restituirli (spedizioni sopra i 100 euro e resi sono gratuiti), anche se è difficile sbagliare taglia: la vera novità di Tela Blu è Virtusize, un software che permette di “provare” i capi online.
Tela Blu fa design e innovazione, crea idee e un modo nuovo di vendere interessante per il consumatore finale. I prodotti sono capi basici: camicie, t-shirt, pantaloni, maglieria e felpe. Un cliente su due riacquista nell’arco di tre mesi.
Alla fine tutto quello che sta intorno al prodotto è importante quanto il prodotto stesso, va trattato con cura. «Ci affascinano i laboratori con i quali collaboriamo, tanto i piccoli (con molti passaggi e tanta cura nel realizzare prodotti di alta gamma) quanto le aziende più grandi e strutturate e non per questo meno attente alla qualità» racconta Edoardo, che ci rivela anche a quale capo è più legato: «Abbiamo iniziato con cinque prodotti, adesso ne abbiamo molti di più. Li abbiamo scelti per la loro importanza nel guardaroba maschile: la bottom down che è la camicia con più storia, chino il pantalone classico per eccellenza. Anche il girocollo in lana merino e l’intramontabile t-shirt.»
Progetti futuri? «Vogliamo completare la gamma di prodotti basici, il guardaroba essenziale di cui l’uomo ha bisogno. Ci serviranno circa un paio di stagioni, per poi aumentare camiceria e maglieria. Completata la collezione da uomo, penseremo allo step due: un’altra linea o un mercato differente.» A Torino c’è uno show room Tela Blu in via Bologna, dove si vedono e provano i prodotti. A breve sarà affiancato da un piccolo negozio più vicino al centro ma la vendita maggiore, naturalmente, è on line. www.telablu.com.